
Il 17 di ogni mese nella chiesa di Santa Restituta ricorreva il giorno dedicato alla commemorazione della Santa. Quello del 17 gennaio era un giorno speciale perché oltre a celebrare la Santa Patrona era la festa di Sant’Antonio Abate. Don Pietro con i suoi più stretti collaboratori sceglieva l’angolo della piazza più riparato dove accatastare il legno vecchio da ardere. Già dal giorno prima cominciavamo a portare le “fascine” e tronchi secchi che si trovavano sulla spiaggia oppure nelle campagne e stradine circostanti il paese di Lacco Ameno. Dopo la funzione in chiesa aspettavamo con eccitazione l’accensione dell’enorme falò e osservavamo con stupore e meraviglia le faville che salivano verso il cielo accompagnate dallo scoppiettio degli arbusti. Il fuoco spandeva calore tutt’intorno e quelle fiamme avevano un’attrazione ipnotica su noi piccoli. Era il periodo più freddo dell’anno ma nello stesso momento le giornate iniziavano ad allungarsi ricordandoci che la primavera incominciava lentamente a fare capolino. In mancanza di televisione o di altri spettacoli ricreativi questo era un momento di divertimento e di aggregazione che ci riempiva di contentezza perchè eravamo appagati in quanto la nostra collaborazione era stata essenziale per il buon risultato dell’avvenimento.